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Parkinson: pubblicate le linee guida per l'estate

Neurologia Redazione DottNet | 04/08/2020 19:47

La Sin, la Società italiana di neurologia, invita pazienti e caregiver ad adottare alcune precauzioni per evitare di andare incontro a eventi sfavorevoli

Sono circa 300 mila le persone che in Italia soffrono di Parkinson. L'estate, se da una parte può essere un momento di svago e relax, allo stesso tempo può essere una fonte di problemi, tra l'assunzione di farmaci e un aumentato rischio di melanoma. La Sin, la Società italiana di neurologia, invita pazienti e caregiver ad adottare alcune precauzioni per evitare di andare incontro a eventi sfavorevoli, accorgimenti suggeriti dalla Michael J. Fox Foundation e dalla Parkinson Foundation.   "Le persone con Malattia di Parkinson - commenta Mario Zappia, direttore della Clinica Neurologica del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania - possono andare incontro a variazioni della loro condizione clinica in funzione delle variazioni climatiche tipiche dell'estate".

"Un recente studio multicentrico europeo - prosegue Zappia - ha dimostrato che molti sintomi non motori della Malattia di Parkinson possano addirittura migliorare in estate, come i sintomi cardiovascolari che, differentemente da quanto atteso, migliorano con il clima estivo".

Tra i suggerimenti, la necessità di proteggere la pelle dall'esposizione solare, perché i pazienti con Parkinson hanno un aumentato rischio di sviluppare un melanoma della pelle.   L'uso di creme protettive (con una protezione maggiore di 30) è consigliata. E' "assolutamente raccomandabile" assumere dagli 8 ai 12 bicchieri d'acqua al giorno. Per chi va in vacanza viene suggerito di fare un approvvigionamento di farmaci per tutto il periodo previsto, portando con sé le prescrizioni originali. Se si prevede di non potere assumere i farmaci agli orari previsti è meglio anticipare le dosi piuttosto che saltarle completamente. Gli orari devono essere rispettati adattandoli ad un eventuale nuovo fuso orario.   È consigliabile avere un giorno di riposo prima del viaggio e dopo essere arrivati nel luogo di vacanza, per consentire un migliore adattamento. Per i pazienti con impianti di stimolazione cerebrale profonda (Dbs), i metal detector presenti non danneggiano l'impianto di stimolazione cerebrale. Nel passaggio attraverso il metal detector si potrebbe verificare un transitorio aumento della stimolazione: per evitare questo problema potrebbe essere necessario spegnere lo stimolatore. Per questo è bene portare con sé il programmatore dello stimolatore e la relativa documentazione

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